"Se invece dei fratelli Lehman ci fossero state le sorelle Lehman, non ci sarebbe stata la crisi mondiale". Lo afferma, Elinor Ostrom, la prima donna "Nobel per l'economia" (2009), a proposito della crisi finanziaria mondiale iniziata con il crollo della Lehman Brothers.
A queste parole esiste una spiegazione scientifica. Secondo uno studio del PNAS,(Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America), un'importante differenza biologica tra uomini e donne riguarda l'ormone testosterone. Livelli più elevati di quest'ultimo nei maschi portano alla modifica permanente della struttura e della funzione cerebrale. E' stato dimostrato che aumenta la motivazione alla competizione e al dominio, riduce la paura e altera l'equilibrio tra sensibilità alla punizione e ricompensa. Tuttavia, le prove che il testosterone possa influenzare l'assunzione di rischi finanziari o altri aspetti del processo decisionale economico sono attualmente contrastanti.
Tra le sostenitrici dell'affermazione dellaOstrom c’è Christine Lagarde, ex presidente del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) attualmente a capo della Banca Centrale Europea, che inoltre afferma che alcuni Paesi potrebbero aumentare di almeno il 35% il proprio Pil se abbandonassero leggi e atteggiamenti sessisti e sfruttassero le competenze che le donne possono offrire.
Infatti secondo i dati di BofA Merrill Lynch, la parità tra i due sessi, in tutti gli ambiti della vita sociale ed economica, potrebbe spingere entro il 2025 il Pil mondiale tra il 13 e 31%, che tradotto in dollari si aggira tra i 12 e i 28 mila miliardi. La cosiddetta “she-economy".
Il fondo sovrano norvegese investirà in società con il 30% di donne nei cda. Perchè altrimenti “si sta reclutando in modo troppo ristretto i membri del cda e non si ha una visione chiara dell'intera gamma di background e competenze necessarie per essere efficaci”.
Dopo Goldman Sachs e Blackstone, il fondo sovrano norvegese, istituito negli anni ’90 che possiede circa l’1,5% delle azioni globali, distribuite in circa 9.000 società, sta cercando di persuadere le proprie partecipate ad impegnarsi nella Gender Equality, ovvero l’uguaglianza di genere, sostenuta al punto punto 5 dall’Agenda 2030 che ha come obiettivo quello di fornire alle donne e alle ragazze anche un uguale accesso al lavoro dignitoso e alla rappresentanza nei processi decisionali politici ed economici.
Nell'ottobre del 2020 Jacinda Ardern, attuale primo ministro della Nuova Zelanda e capo del partito laburista, a soli 40 anni è stata eletta per la seconda volta alla guida del paese e ha pronunciato il suo discorso di insediamento in lingua maori. Quando è stata eletta la prima volta, a 37 anni, era la Prima ministra in carica più giovane al mondo. Il parlamento della Nuova Zelanda è attualmente uno dei più inclusivi, con diverse rappresentanze di minoranze etniche e lgbt. Il governo di Jacinta Arden ha saputo affrontare con determinazione e chiarezza la crisi sanitaria del Covid19 e ha messo in campo ambiziose azioni in materia di clima e di lotta alla povertà.
Nel 2010 durante il suo Ted Talk Sherly Sandberg, l'attuale direttrice operativa di Facebook, disse che non sarà la sua generazione ad aumentare il numero di donne al vertice ma le prossime. E le prossime siamo noi.
Una donna può fare tutto: è questo l’empowerment femminile. Ci è voluto molto tempo e sacrificio per trovare la nostra voce, e ora che ce l'abbiamo, non rimarremo in silenzio.
E’ di primaria importanza mantenere alta l’attenzione su ciò che succede, incoraggiare le ragazze ad essere protagoniste attive del cambiamento culturale che riguarda i loro diritti e il loro ruolo nella società. Oltre che un dovere inderogabile è anche il viatico per un futuro migliore per tutti.
Ragazze, siate padrone di voi stesse, capite cosa volete e cosa no, architettate e disegnate il mondo del domani. Anche se per secoli ci è stato detto che certi ruoli o posizioni non erano adatte per una donna. Unite la consapevolezza dei diritti a quella delle competenze e splendete!
Buona festa delle donne.
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