di Chiara Zito
Paul, ragazzo molto studioso, con gli occhi verdi, i capelli ricci e una carnagione scura. Vive in Italia sin da quando ne ha memoria e studia nella sua amata città nel centro Italia: Bologna.
Paul vive la sua quotidianità in maniera molto tranquilla, cerca sempre di dividersi al meglio tra lo studio ed il volontariato, ma ciò che scandisce le sue giornate, sin da quando frequenta la scuola elementare, sono gli sguardi e le parole, spesso pesanti, delle persone, anche semplicemente casuali passanti, nei suoi confronti e nei confronti di quelle che sono le sue caratteristiche fisiche.
Paul non ha mai trovato la necessità di porsi domande su quanto facesse realmente la differenza il colore della sua pelle piuttosto che il riccio dei suoi capelli. È sempre stato abituato a guardare oltre all'aspetto fisico, oltre la connotazione a cui esso è collegato.
Paul ricorda molto bene tutti i compleanni ai quali non era stato invitato o i pochi compagni che erano presenti ai suoi, e questo diventa, sin dall'infanzia, un nuovo modo per scoprirsi e riconoscersi, e ciò lo induce a dover iniziare a fare i conti con una nuova considerazione di sé stesso.
Questa è solo una breve storia, ma può dar conto di quanto una parola o uno sguardo superficialmente giudicante, possano avere un impatto negativo sulla vita di molte persone, come in quella di Paul.
Paul non è solo in questa battaglia contro le discriminazioni. E lo vogliamo ricordare anche noi: non sei solo!
In Italia se vivi o vedi un episodio di discriminazione puoi rivolgerti all'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR). Puoi contattare la linea telefonica anti-discriminazioni al numero verde gratuito 800 90.10.10.
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