(English version below)
Un ampio dibattito pubblico è nato sui problemi socioeconomici legati alla pandemia da COVID-19 e sul futuro che ci attende dopo questa emergenza sanitaria.
In tale dibattito sul nostro futuro è mancata una voce molto importante: quella dei giovani.
Noi giovani siamo quelli che sentiranno maggiormente l’impatto delle decisioni politiche che vengono prese adesso. Siamo noi che nei prossimi anni staremo studiando e cercando opportunità di lavoro – siamo noi giovani di adesso i futuri decisori politici e leader mondiali dell’era post-COVID.
Siamo sempre noi che affronteremo le conseguenze positive o negative del nuovo paradigma di governance e del modello socioeconomico che dobbiamo progettare.
Questi i motivi per cui l’UNICEF ha deciso di coinvolgere in questo dibattito cruciale un gruppo di 22 giovani volontari con diverse provenienze socioculturali.
Abbiamo riflettuto su come abbiamo vissuto il periodo di isolamento, cosa abbiamo apprezzato e cosa non ci è piaciuto. Abbiamo pensato al passato (pre-COVID) e al futuro (post-COVID) e abbiamo capito che le cose devono davvero cambiare.
Non vogliamo tornare al vecchio schema di sviluppo, alla “vecchia normalità”. Vogliamo un futuro diverso, una nuova normalità per noi e i nostri futuri figli e nipoti.
Basandoci sulle nostre riflessioni, abbiamo sviluppato un sondaggio che abbiamo condiviso tra i nostri coetanei, per raccogliere le loro impressioni e osservazioni sulle questioni da portare all’attenzione dei responsabili delle decisioni politiche.
Gli esiti del sondaggio sono stati raccolti in un Manifesto, che contiene un’agenda di 10 raccomandazioni che coprono vari temi che ci riguardano, quali: le relazioni sociali e con la famiglia, gli amici e la comunità, la salute e l’ambiente, l’istruzione, la violenza domestica, il mondo digitale e il suo impatto sulle nostre vite e relazioni.
Sei di noi giovani volontari si sono uniti al meraviglioso team UNICEF per il lancio ufficiale del Manifesto il 7 luglio 2020. Abbiamo agito come portavoce dei nostri coetanei, rielaborando e riportando le nostre priorità ai media e alle istituzioni italiane.
Non abbiamo semplicemente partecipato al lancio del Manifesto. Siamo stati messi al centro dell’attenzione dei media per poter evidenziare davvero la necessità di maggiore inclusione delle voci dei giovani nel dibattito pubblico. Non solo abbiamo le nostre priorità, speranze e sogni, ma siamo in grado anche di agire da veri portavoce verso le istituzioni, per assicurarci che i leader diano veramente ascolto a ciò che abbiamo da dire.
Abbiamo chiesto un futuro più sostenibile, un sistema sanitario accessibile a tutti ed efficiente, maggiori borse di studio e supporto economico agli studenti.
Abbiamo messo in rilievo il valore delle relazioni umane, chiedendo maggiore coinvolgimento nelle nostre comunità, più solidarietà e più inclusione.
Crediamo fermamente nelle richieste che abbiamo condiviso e non ci stancheremo mai di sottolineare e ricordare ai responsabili delle decisioni politiche la necessità di riforme che soddisfino i desideri e le aspirazioni dei giovani.
Ai leader vogliamo dire: siamo fiduciosi che stiate lavorando alla costruzione di un futuro migliore, più equo e più sostenibile!
Ma vi chiediamo, per favore, di non escluderci dai processi decisionali e di non lasciarci alle spalle! Non solo siamo il futuro di ogni società. Siamo attori del presente e vogliamo che le nostre voci siano ascoltate. Proprio ora.
The Future We want : a Manifesto by young adolescents in Italy
There’s been a wide public debate over socio-economic issues related to the COVID-19 pandemic and the future awaiting us after this health crisis.
This debate about our future lacked a very important voice: that of youth.
We are going to be the ones most affected by the political decisions taken right now. It’s us who are going to be studying, looking for jobs, who are going to be the future world leaders and political decision-makers in the post-COVID-era.
It’s us who will be facing the positive or negative consequences of the new governance asset and of the socio-economic model we are to design.
That’s why UNICEF decided to engage 22 young volunteers from diverse backgrounds in this crucial debate.
We thought about HOW we lived the lockdown period, what we liked and didn’t like, we thought about the past (pre-COVID) and the future (post-COVID) and we understood that things really need to change.
We don’t want to go back to the old development pattern, the “old normal”. We want a different future, a new normality for us and our children and grandchildren.
Building on our reflections, we designed a survey, to be shared among our peers to collect their impressions and remarks on the issues we wanted to raise to the attention of political decision-makers.
The results of the survey were conveyed into a Manifesto, made up of ten recommendations covering issues such as relationships with family, friends and community, health and the environment, education, violence at home, the digital world and how it affects our lives and relationships.
Six of us young volunteers joined the amazing UNICEF team during the official launch of the Manifesto on the 7th of July. We acted as spokespeople, articulating and reporting our peers’ priorities to Italian media and institutions.
We didn’t just join the launch. We have been put at the very centre of the media’s attention in order to really mark the need for more inclusion of young voices in the public debate. We not only have our priorities, hopes and dreams but we can also act as real spokespeople to the institutions to make sure that leaders truly listen to what we have to say.
We asked for a more sustainable future, for a public and functioning health-care system, for more scholarships and financial support to students.
We stressed the value of human relationships and we asked for more engagement in our communities, more solidarity and more inclusion.
We strongly believe in the demands we made and we can’t stress enough to decision-makers the need for reforms that match youth desires and aspirations.
To leaders we want to say: We are confident that you are working to build a better, more equal and more sustainable future! But please, do not exclude us when the decision-making happens and don’t leave us behind! We are not only every society’s future. We are actors of the present and we want our voices to be heard. Right now.
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